Gruppi di volontari, sempre accompagnati da un responsabile dell’associazione, si recano a Kijiwetanga in genere tre volte l’anno. La permanenza può variare da una settimana ad un mese (in ogni caso, qualora si tratti di una prima esperienza, due settimane sul posto sono quanto consigliamo).
Ai volontari si chiedono impegno e serietà nell’operare, accompagnati dall’imprescindibile rispetto per le persone locali e per le loro tradizioni; si deve tenere presente che le migliaia di km che separano l’Italia dal Kenya indicano non solo una distanza geografica, ma anche culturale.